Seggi aperti dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani
Il numero totale di italiano è di oltre 13 milioni di cittadini di Lazio e Lombardia che sono chiamati a votare per il rinnovo dei governi regionali.
Le votazioni si terranno oggi è domani 13 febbraio. In Lombardia, ci sono quasi 9 milioni di abitanti e 8 milioni di elettori che voteranno. Nel Lazio, ci sono circa 5 milioni e 714mila abitanti e 4 milioni e 815mila elettori che hanno il diritto di voto.
Questo numero rappresenta più di un quarto della popolazione italiana che ha il diritto di voto. Il risultato delle elezioni sarà importante, poiché eleggerà i nuovi presidenti e i consigli regionali delle due regioni più popolose d’Italia e sarà anche un importante test per il governo.
Nella regione Lombardia, ci sono tre candidati principali per le elezioni. L’uscente Attilio Fontana sta correndo per il partito di centrodestra, Pierfrancesco Majorino sta correndo per il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, e il Terzo Polo si affida all’ex Vice di Fontana Letizia Moratti.
Nella regione Lazio, ci sono anche tre candidati principali per la poltrona lasciata libera da Nicola Zingaretti. Il Partito Democratico e il Terzo Polo stanno facendo correre Alessio D’Amato, ex assessore regionale alla sanità per Zingaretti, mentre il centrodestra compatto (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) schiera Francesco Rocca. Il Movimento 5 Stelle punta su Donatella Bianchi.
Il meccanismo di voto nelle elezioni del 2023
La quantità di collegi elettorali è uguale a quella delle province. In entrambe le Regioni, non c’è il ballottaggio e si vota in un solo turno.
Il governatore viene proclamato come il candidato che riceve il maggior numero di voti validi a livello regionale, senza bisogno che uno dei candidati raggiunga il 50%. Per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi del Consiglio regionale, l’80% viene assegnato in modo proporzionale alle liste circoscrizionali che competono (presenti in ognuna delle 5 province regionali), con un premio di maggioranza del 20% per le liste del governatore eletto.
Sia nel Lazio che in Lombardia, il candidato presidente che ha ottenuto il secondo posto viene eletto immediatamente nel Consiglio regionale. La legge elettorale della Regione Lazio è stata modificata nel 2017 per introdurre la parità di genere e abolire il “listino”, ovvero l’elezione automatica di un elenco di 10 candidati consiglieri legati al candidato presidente in caso di vittoria di quest’ultimo.